A cura di Dott.ssa Eleonora Ebau, assegnista di ricerca, presso il Department of Law, UniTo

Definizione e quadro normativo dell’Ufficio per il processo

L’Ufficio Per il Processo (UPP) è una struttura organizzativa (prevista dall’articolo 16-octies del D.L. 179/2012), che opera presso i Tribunali e le Corti d’Appello con l’obiettivo di garantire la ragionevole durata dei processi, attraverso l’innovazione dei modelli organizzativi, l’incremento delle risorse umane e un uso più efficiente delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

L’implementazione dell’UPP in Italia nasce dall’intersezione di due principali esigenze.

Da un lato, a fronte di numerose e positive esperienze maturate in diversi paesi stranieri (Regno Unito, USA, Francia e Spagna), è stato riconosciuta anche in Italia l’esigenza per i magistrati di avere un team di supporto nell’espletamento dell’attività giurisdizionale, nonché delle attività complementari a quest’ultima.

Dall’altro lato, è emersa la necessità di impiegare personale competente per l’applicazione di nuovi strumenti frutto dell’innovazione tecnologica, nonché di ripensare all’organizzazione del lavoro giudiziario.

In questo contesto perciò si collocano l’istituzione dell’UPP come organismo composto da assistenti giudiziari di ausilio al magistrato e la riorganizzazione delle risorse, sia umane che materiali, “complementari” agli uffici giudiziari.

La recente Riforma Cartabia ha disposto l’istituzione obbligatoria dell’UPP in tutti gli uffici giudiziari italiani, prevedendone una compiuta e sistematica regolamentazione ed estendendo questo strumento anche alla Corte di Cassazione, alla Procura generale presso la Corte di cassazione, nonché agli uffici di merito del settore penale.

Implementazione dell’UPP con la Riforma Cartabia

Al fine di implementare l’UPP perciò, la Riforma Cartabia è intervenuta su vari fronti, coinvolgendo diversi soggetti anche esterni al Ministero della Giustizia.

Innanzitutto, con i fondi assegnati all’Italia nell’ambito del PNRR, sono stati assunti a tempo determinato 8.250 addetti UPP, che sono entrati in servizio a partire da febbraio 2022, andando a formare l’organico dei “nuovi UPP” nei vari uffici giudiziari.

Inoltre, con un bando ministeriale del 2021, le Università pubbliche italiane sono state chiamate a collaborare al fine di favorire la piena funzionalità degli UPP sul territorio nazionale.

I progetti universitari risultanti da tale bando riguardano l’arco temporale che va all’incirca da aprile 2022 a settembre 2023.

Nello specifico, le Università sono intervenute non solo attraverso la formazione dei giovani giuristi che potenzialmente ricopriranno il ruolo di addetti UPP, ma anche attraverso la progettazione di quelle novità – sia informatiche che organizzative – necessarie per rendere il sistema giustizia più efficiente.

Bando ministeriale: linee d’azione per l’implementazione dell’Ufficio del processo

Il bando ministeriale ha previsto delle linee di azione ben definite per le Università.

Nello specifico, la linea 1 riguarda la “Definizione di moduli operativi per la costituzione e l’implementazione dell’Ufficio per il processo”, ossia la ricognizione degli UPP già esistenti, al fine di rilevarne la composizione, il funzionamento, i moduli organizzativi, gli eventuali elementi di criticità e i punti di forza.

La linea 2 prevede “l’individuazione di modelli per la gestione dei flussi in ingresso e degli arretrati presso gli Uffici giudiziari”. In altre parole, questa linea di intervento si propone di delineare delle metodologie di lavoro che consentano di smaltire l’arretrato e di evitare il formarsi dello stesso.

Nell’ambito di questa linea, sono coinvolti non solo giuristi ma anche aziendalisti e informatici, al fine di impiegare nuovi modelli gestionali, nonché l’applicazione dell’intelligenza artificiale e la creazione di nuove banche dati.

La linea 3 concerne poi “l’attivazione e sperimentazione dei modelli e dei piani relativi alle azioni precedenti”.

Infine, tramite la linea 4, le Università si occupano della “Ridefinizione dei modelli formativi e il consolidamento dei rapporti tra gli stakeholders”.

Nella sostanza quindi, le Università dovranno prevedere nuove metodologie di didattica esperienziale che comportino l’apprendimento di competenze trasversali per gli studenti, anche attraverso progetti di collaborazione tra atenei e uffici giudiziari.

Più organi coinvolti nella costituzione e l’implementazione dell’Ufficio del processo

Dal quadro fin qui delineato perciò, appare chiaro come la Riforma Cartabia, nel prevedere una più compiuta e sistematica regolamentazione dell’UPP, abbia coinvolto attivamente non solo il Ministero della Giustizia ma anche singoli uffici giudiziari e Università, al fine di creare una sinergia tra i vari stakeholder lungo tutto il territorio nazionale.